Fotovoltaico. Dieci anni di mancato dibattito e una soluzione assai dubbia

di Paolo Scattoni

Il Consiglio comunale di giovedì  contiene molti punti relative a mozioni presentate da diversi gruppi. Sarà un dibattito sicuramente interessante. Ma il punto decisionale principale è il 10 che così recita: “Concessione diritto di superficie per realizzazione di impianti fotovoltaici. Approvazione trasferimento a Riesco S.p.A. e rimodulazione concessione. Definizione rapporti con il precedente concessionario”

Nelle intenzioni degli amministratori dovrebbe rappresentare il punto di arrivo di una vicenda iniziata con la Giunta Scaramelli in cui vicesindaco era il sindaco di oggi e che per molti (me compreso) poteva essere risolta applicando il contratto. La ditta campana SDM aveva ottenuto aree in diritto di superficie per la istallazione di pannelli fotovoltaici. Per contratto avrebbe dovuto versare circa 50.000 euro all’anno. In caso di mancata corresponsione, dopo un anno, il contratto prevedeva il ritorno delle aree al Comune compreso gli impianto che vi insiste. Fu versata soltanto la prima annualità. Il versamento è poi mancato del tutto, maturando così un debito di SDM nei confronti del Comune per più di mezzo milione di euro.

Questo blog ha ospitato decine di post che lo denunciavano, rimasti però senza risposta. Qui non interessa capire se c’è stato un danno erariale perseguibile per legge. Non ne abbiamo le competenze. Rimane però l’assenza di un dibattito politico sulla questione. ( https://www.chiusiblog.it/?page_id=41057 )

I Consiglieri comunali  hanno sicuramente avuto tutta la documentazione necessaria. Certamente i pochi giorni dalla convocazione non è sicuro permettano un’adeguata valutazione. Da ricordare i dubbi più volte espressi da me e da altri su chiusiblog:

1. Quali sono i motivi che hanno fatto disattendere da oltre 10 anni il rispetto del contratto (articolo 15)?

2. Come ha potuto il Comune consentire la istallazione di pannelli solari a margine dell’area ex Binaglia in una fascia di rispetto di competenza dell’ANAS?

3. Per quale motivo il Comune ha disatteso una sentenza che cinque anni fa avrebbe permesso di incassare una parte della cifra maturata nei primi anni di mancata corresponsione (più di 100.000 euro)?

4. Attraverso quali canali si è arrivati all’accordo con la ditta grossetana RIESCO che prevede:

a) Il mezzo milione di euro in cavalleria

b) RIESCO sarà titolare di metà delle aree per alcune decine di anni per una cifra molto lontana da quella a suo tempo concordata con SDM (si parla di 10.00 euro).

c) Perché con il ritorno delle aree al comune non si è proceduto tramite gara di appalto. Ci sarebbe stata la possibilità di ottenere condizioni più favorevoli. Il dibattito in Consiglio su questo punto sarà sicuramente interessante. D’altra parte per la prima volta nella sua storia ha una concentrazione di avvocati e laureati in legge che sicuramente sapranno illuminarci.

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2 risposte a Fotovoltaico. Dieci anni di mancato dibattito e una soluzione assai dubbia

  1. pscattoni scrive:

    Ieri sera ho assistito da remoto al Consiglio comunale. Sul tema SDM non sono stato deluso perché me l’aspettavo. Ai numerosi quesiti posti in questo post non è stata data risposta. Eppure alcuni consiglieri l’hanno in qualche modo condivisi. Su questo specifico tema l’attuale amministrazione c’è una pervicace ricerca di coerenza su come si è operato in 12 anni. Non dico che sarebbero bastati 12 mesi ma un dimezzamento dei tempi questo si. Io poi sarò un ingenuo, ma sono sempre convinto che un incarico e una cogestione come quella con RIESCO dovrebbe passare per un bando pubblico al fine di scegliere la soluzione più conveniente.

  2. Luca Scaramelli scrive:

    Sicuramente un grosso pasticcio compiuto dalla precedente amministrazione e continuato con l’attuale, all’inizio del mandato del sindaco Sonnini, quando come gruppo Possiamo, per pochi mesi, abbiamo fatto parte della maggioranza, abbiamo con forza sollecitato la soluzione della questione senza essere presi in considerazione, sono passati più di tre anni e adesso presentando la documentazione cinque giorni prima del Consiglio Comunale, quindi senza avere la possibilità di una consultazione approfondita, si viene a sapere che il Comune deve prendere una decisione entro il 31 Marzo. Vedremo di capire nel dibattito in Consiglio Comunale i motivi di come la fretta di risolvere sia arrivata così di colpo e se come pare dalla documentazione per il Comune e quindi per le tasche dei cittadini ci sia anche un danno da un punto di vista economico.

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