Chiusi 30 giugno 2010
al Sig. Sindaco del Comune di Chiusi
ai sigg. Consiglieri comunali
Oggetto: “autosospensione dai lavori del Consiglio comunale“
Preg.mo Signor Sindaco,
la prego di leggere il presente documento nella riunione del Consiglio comunale di oggi, non potendo presenziare di persona, causa il cambiamento di orario non previsto e pervenuto solo venerdì 26 giugno u.s.
Comunico al Signor Sindaco, alla Giunta e a tutti i Consiglieri comunali di aver informato il Signor Prefetto di Siena, in data 22 giugno 2015, della mia autosospensione dai lavori del Consiglio comunale, fino a nuova determinazione.
Pertanto informo ,con il sottoscritto documento, il Signor Sindaco, la Giunta e tutti i Consiglieri, che non parteciperò alle riunioni dei Consigli comunali e a tutti i lavori ed impegni conseguenti, pur avendo diritto al ricevimento della documentazione di rito.
In buona sostanza, mi vedrò costretta ad interrompere, mio malgrado, ogni attività legata al mandato conferitomi dal corpo elettorale
Questa sofferta decisione (sofferta per il rispetto che nutro verso ogni istituzione pubblica e per la preferenza e fiducia accordatami da una parte non marginale dell’elettorato del nostro Comune) scaturisce quale forma di protesta (unica rimasta) nei confronti di un Sindaco e di una maggioranza che hanno svilito il ruolo politico del Consiglio comunale, gestendo la “cosa pubblica” senza un reale confronto e un dibattito da cui potevano emergere le posizioni dei singoli consiglieri “senza vincolo di mandato”.
Il sale della democrazia sono, è vero, le votazioni attraverso le quali i cittadini liberamente esprimono il loro consenso, ma è altresì vero che il primo cittadino, primus inter pares, dovrebbe rappresentare una figura eletta per agire nell’interesse e in rappresentanza dell’intera collettività.
Questo aspetto sostanziale della vita democratica significa rispettare innanzitutto i rappresentanti delle minoranze che svolgono un ruolo essenziale di controllo e di stimolo.
Venir meno ai passaggi basilari delle attività consiliari come, per esempio, in molti casi, le riunioni dei Capigruppo, prendendo decisioni a colpi di maggioranza su punti salienti quali, per dirne una, l’approvazione del piano operativo (ex piano urbanistico), rende vana la presenza e l’impegno di chi cerca di esprimere posizioni anche divergenti ma pur sempre costruttive e propositive.
Formalmente quanto è avvenuto nell’ultima circostanza, con il rimpasto di giunta in seno al Consiglio comunale di Chiusi, con la sostituzione del vice-sindaco Sonnini, dallo stesso Sindaco Scaramelli nominato 4 anni fa, con un altro assessore, senza aver informato il Consiglio ma solo , in prima battuta, la “sua maggioranza”, forse non presenta “pecche istituzionali”
Ma è altresì vero che la maturità democratica, la sensibilità verso la comunità, il rispetto del ruolo che si ricopre, dovrebbero impedire moralmente che non venissero accettate “scorciatoie politiche”, pur legittime, per approvare atti e documenti significativi per l’interesse del paese e dei cittadini.
Del resto, sin dall’inizio del mandato, il Sindaco e la Giunta non sono stati in grado o “non hanno voluto”, nonostante le reiterate sollecitazioni, mettere in condizione le minoranze di operare in modo, se non condiviso, almeno collaborativo.
Molte sono state le circostanze di “scontri dialettici” determinati non tanto da un effettivo dialogo , ma piuttosto da prese di posizione unilaterali che non ammettevano possibilità di replica.
In alcune occasioni, il Sindaco Scaramelli , con sconcertante e “ arrogante superficialità“ ha dichiarato che: “se le minoranze fossero venute meno per dimissioni o altre forme di dissenso, se ne sarebbe fatta una ragione e la Giunta, con la maggioranza, sarebbe andata avanti, comunque, senza se o senza ma”.
Ciò che più stupisce e lascia perplessi è che ad approvare questo metodo è chi ricoprirà un ruolo istituzionale ancora più importante dell’attuale, in ambito regionale !!!
Concludo ,ringraziando gli elettori che mi hanno dato fiducia con la personale consapevolezza di aver svolto sino ad oggi, il mio compito con correttezza e serietà.
Avrei voluto continuare ad impegnarmi in prima persona, ma purtroppo non esistono più le condizioni politiche per rendere questo consesso partecipato.
La maggioranza si assume così la responsabilità politica e “umana” di questa scelta e governerà senza che molti cittadini possano sentirsi rappresentati.
Un’aula in parte “vuota” sarà il segno dei “tempi nuovi” e la risposta ai nuovi metodi del PD di Chiusi, ma sicuramente non solo della nostra cittadina.
Rita Fiorini Vagnetti
Lista I Cittadini per Chiusi